I bambini eravamo noi…
I bambini non inseguono la vita
guardano il cielo e sorridono
le loro mani sono gemme schiuse
a contenere la verità del Paradiso.
I bambini hanno desideri limpidi
di dolci balocchi e amore
il loro sguardo è un luccichio
come di stelle sul mare d’estate.
I bambini vivono il presente
hanno orologi senza lancette
ascoltano cercando la magia
colgono messaggi da condurre altrove.
I bambini parlano con gli angeli
porgono domande a cui non c’è risposta
nutrono stupore e meraviglia
come boccioli ad ogni stagione.
I bambini saltano nelle pozzanghere
fondono lacrime di risa e di pianto
hanno occhi ricolmi di parole
odorano di erba talco e cioccolato.
I bambini offrono carezze
su vassoi impiastricciati di candore
credono alle fiabe raccontate
ad orchi camuffati da agnelli.
I bambini hanno paura del buio
cercano sicurezza e protezione
spiccano il volo ogni giorno più lontano
come aquiloni sospinti da un vento frettoloso.
I bambini sono antichi poeti
in punta di piedi sfiorano il cielo
costruiscono castelli di sabbia
e vi adagiano i loro desideri.
I bambini somigliano agli anziani
piangono in assenza di carezze
vanno tenuti sempre per la mano
in fondo al cuore custodiscono segreti.
I bambini giocano alla guerra
come soldatini addestrati
e là dove le risa divengono pianti
sono abusate le piccole mani.
I bambini eravamo noi
camminavamo curiosi col naso all’insù
poi un guinzaglio ci legò il pensiero
trascinato nel freddo limbo dell’apparenza.
Sarebbe bello tornar bambini
mani appiccicose di caramelle
a cantare anche stonando
l’inno della vita in armonia e semplicità.
© Betty Liotti
Novembre 2016