13 novembre 2015… una data che riporta alla mente un’esplosione di odio.
Nessuno ha dimenticato, la paura è divenuta una silenziosa compagna, tenuta a bada da una fioca speranza…
L’uragano dell’odio
E l’uragano arrivò
improvviso e implacabile
spazzando via da solidi querce
anche le foglie più tenere e verdi
nessuna pietà poté giungere là
oltre l’azzurro sipario del silenzioso cielo.
E l’uragano passò spargendo terrore
tra ore serali di spensierata armonia…
sibilò oltre i muri con grandine al piombo
coprendo i tamburi raggelando sguardi
poi l’impietoso odio ripugnando l’amore
si schiantò su vite in disumano grido.
E le foglie volarono atterrite e tremanti
divennero rosse nell’autunno infuocato
non fu il tipico caldo colore del mese
che di sangue e brandelli coprì bianchi teli
ma l’odio spietato d’inaudita follia
che abbatté il confine della pace e del bene.
© Betty Liotti
13 novembre 2015