L’eleganza della dignità
Ho incontrato la dignità vestita di rosa
cullava tra le sue fragili mani
bagliori lievi di speranza
al cuore legata una greve zavorra
come veste di piombo opprimente
a passo leggero elargiva doni
come un fiore dispensa il delicato profumo
in un rigido inverno di gelo
negli occhi ardenti pupille brillavano
tra i capelli onde di sole danzavano
bianche perle il suo generoso sorriso.
A volte l’avevo sfiorata appena
incrociando il suo riservato sguardo
quando come un miraggio lontano
narrava con antica saggezza
poi è volata via in un silenzioso sussulto
migrata lontano come volo di rondine
ora ascolto il rimpianto
di non aver osato carezzarle il viso
m’accompagnerà il ricordo
fragranza elegante e gentile
come un’eterna primavera.
© Betty Liotti
11 ottobre 2016