A volte penso a come siamo bravi nel riuscire a scalare le montagne più alte.
Ci premuniamo degli accessori che potrebbero servirci e cominciamo ad arrampicarci.
Arranchiamo per sentieri scoscesi, tra valanghe e dossi, e ci sorprende il ritrovandoci sempre in piedi, come dopo un intrepido salto da acrobata… traballiamo un po’ e proseguiamo il cammino, rialzandoci dopo ogni rovinosa caduta.
E quando arriviamo in cima alla vetta, ci chiediamo come sia stato possibile arrivare fin lassù con i pochi mezzi e le scarse forze che avevamo.
Che credevamo di avere! Perché in ciascuno di noi esiste una forza che inconsapevolmente celiamo.
Potrà sembrare strano, ma finché avremo a disposizione una sola scelta… non avremo possibilità d’arresa… ed è in questo concetto che si consolida la nostra forza comprendendone il valore.
Il sentiero della vita
Ti ho visto un tempo
austero e impervio
nulla pareva intenerirti
né lacrime sgorgate
da giovane anima
nè un cuore esteso
oltre il confine del cielo
freddo e implacabile
mi guardavi sfidandomi
la tua coriacea corazza
fu sempre impenetrabile
ti ho vissuto accanto con fatica
e con paura guardavo lontano
giorno dopo giorno…
fosse di sole pioggia o neve
pareva mutare qualcosa in te
impassibile e spesso crudele
mi privasti dei diamanti più belli.
Oggi ti guardo
lineare e comprensivo
sul tuo brizzolato capo
luce di stelle rifulge
e il mio sguardo ricade
sui piedi segnati
dal faticoso cammino
solo ora comprendo
come quella tua distanza
fosse per me incitamento
che quel bagaglio di ostacoli
altro non era che la mia istruzione
hai provato a forgiarmi
forte e tenace…
ora finalmente lo sento
come a donarmi tutto ciò
di cui mi privasti…
il tuo generoso abbraccio!
© Betty Liotti
Ottobre 2016
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