Offriamo un caffè all’umanità?
In questi giorni gironzolando per il web mi sono imbattuta in un’immagine con su scritto un testo di Luciano De Crescenzo, (tratto da “I Pensieri Di Bellavista” ) che mi ha colpito. Non sapevo fosse esistita questa bellissima realtà!
Il testo diceva:
“Una volta a Napoli, nel quartiere Sanità, quando uno era allegro, perché qualcosa gli era andata bene, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè, quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava “il caffè sospeso”. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per chiedere se c’era un “sospeso”. Era un modo come un altro di offrire un caffè all’umanità.”
Mi sono chiesta come mai questa buona azione sia potuta scemare con il tempo, forse ci stiamo chiudendo sempre più in noi stessi, e non ce ne rendiamo neppure conto…
Le cose belle ci accadono di tanto in tanto no? E poi a volte, basta anche solo essere felici di poter essere in grado di ammirare il cielo…
E allora perché non riprendere questa bella “usanza” che ci renderebbe l’animo più nobile?
E’ facile essere generosi verso le persone che amiamo, o amici vicini… il difficile è essere caritatevoli verso chi non conosciamo…
In questo periodo natalizio, dove i cuori sono più predisposti alla Carità, sarebbe meraviglioso estendere un gesto generoso anche ad una realtà più ampia… come donare un pane, un pacco di pasta, di latte, di olio, ecc… offrire qualcosa a chi non si conosce…
E non dev’essere per forza qualcosa di materiale… sarebbe bello anche una parola gentile, in abbraccio… un bacio… e in questo non c’è bisogno di possedere nessuna ricchezza… solo quella dell’anima!
La Carità è l’Amore in cui avvolgiamo il nostro prossimo con nobiltà di cuore.
Vi lascio alla lettura di una piccola leggenda…
La leggenda della stella di Natale
In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea. Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù”.
Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli, quando all’improvviso le apparve un Angelo.
“Perché sei così triste?” chiese l’Angelo alla bambina.
“Perché non ho nulla da portare a Gesù!” rispose Altea.
Allora l’angelo le disse:
“Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti.”
Altea fece come le aveva detto l’Angelo, andò in chiesa e depose un mazzo di frasche davanti all’altare.
Mentre la bambina pregava le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.
Sii generoso e vivrai nel benessere della gratitudine quotidiana!
Buon fine settimana a tutti voi!
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